Foto di una parte dell’installazione

•gennaio 20, 2008 • Lascia un commento

News

•dicembre 18, 2007 • Lascia un commento

A causa di alcuni inconvenienti tecnici la mostra chiude il 18 invece che il 19 Dicembre. Ci scusiamo per il repentino cambio di date. Gruppo Sintetico 

14 – 19 Dicembre 2007

•dicembre 3, 2007 • Lascia un commento


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Open Space, presso C.S.O. Rivolta, via F.lli Bandiera 45, Marghera (VE).

Opening 14 Dicembre Ore 17:30 Cittadini di Marghera Ore 19:00 Visitatori

Apertura al pubblico: dal 14 Dicembre al 19 Dicembre 2007

Orario: dalle 16:00 alle 20:00

Entrata libera

Per info: margheradimenticata@gmail.com

 

 

Il gruppo SINTETICO (Francesca De Luca, Silvia Ferrarini, Luca Giocoli, Valentina Lucio, Dafne Marchesini, Annalisa Mazzoli, Federica Santulli) ha scelto Marghera, ha analizzato e studiato la città, dove per circa novant’anni le attività industriali ne hanno fatto prepotentemente da padroni. Operosità che però ha fatto di questa città un dormitorio, un semplice ingranaggio del Petrolchimico. Ma da anni Marghera, nonostante tutto, è riuscita a dotarsi di una coscienza. I suoi abitanti hanno rivendicato negli ultimi vent’anni la loro dignità, e sono riusciti, con determinazione e energia, a cambiare le sorti del più grande polo industriale d’Europa. Questo perchè l’industria deve essere la risorsa di un territorio e non la sua fine.

Il gruppo Sintetico ha preso parte pian piano alla vita della città, alla sua socialità. E’ venuto a conoscenza della “sconosciuta” storia dell’alluvione del 26 settembre 2007. Questa ignorata situazione di crisi ha coinvolto Marghera e danneggiato i suoi abitanti, i quali per l’ennesima volta lottano per avere una vita migliore. I cittadini attendono i rimborsi e che la rete di raccolta e smaltimento delle acque meteoriche, dimostratasi fortemente inadeguata a garantire la difesa del territorio, venga presto resa efficiente.

Questa installazione è stata progettata per evocare al e con il suo pubblico l’esperienza dell’alluvione, con l’invito a lasciare il proprio contributo attraverso una testimonianza che possa dare un senso più completo al quesito che viene posto nel titolo dell’opera: “Marghera dimenticata?”

Il percorso è stato realizzato con barriere di legno alte 60 cm, unità di misura che viene riproposta anche per i pannelli posti sulle pareti, con l’intento di sottolineare e tenere sempre presente durante tutta la durata dell’esperienza il livello di allagamento della zona che è oscillato da 50 a 100 cm.

Lo scopo di questo lavoro è quello di stimolare una coscienza che dalla vita vada all’arte e dall’arte alla vita, per fare sì che la presa d’atto che attraversa Marghera possa anche essere accompagnata dal bisogno di una realtà che sia più di una semplice esistenza, che possa essere un modo per conoscere la propria storia dall’esterno, per vedersi da una prospettiva diversa e fare della propria esperienza storia, cultura e comunità.